Sai quali sono i 9 requisiti per diventare assistente di poltrona odontoiatrica?

Sai quali sono i 9 requisiti per diventare assistente di poltrona odontoiatrica?

L’assistente alla poltrona è un componente importantissimo per l’economia di uno studio dentistico e perciò è necessario che la persona che vuole intraprendere questa carriera lavorativa possieda determinate caratteristiche che gli permettano di svolgere al meglio questa professione:

-È importante sottolineare come per fare questo lavoro non sia necessario che il soggetto abbia svolto un percorso di studi medico/sanitario.

Essere organizzati e autonomi è essenziale in questo mestiere poiché è indispensabile mantenere l’ufficio e tutti gli strumenti, necessari al dottore per eseguire gli interventi, sempre disponibili e pronti per qualsiasi evenienza.

Avere manualità e buona memoria sono altre due caratteristiche che devono stare alla base del perfetto assistente alla poltrona poiché dovrà destreggiarsi tra i ferri del mestiere odontoiatrico.

È necessario che il soggetto abbia una buona memoria in modo tale che il dottore non debba spiegargli quali strumenti passare durante un’operazione.

Essere veloci e precisi si aggancia al punto precedente poiché la manualità è nulla senza la velocità e la precisione, soprattutto quando in una giornata bisogna passare molti clienti.

Essere troppo lenti e poco precisi a seguire le indicazioni comprometterebbe il lavoro del medico giacché rallentando il ritmo si creerebbero disagi sia per i pazienti che si ritroverebbero ad aspettare più tempo ma anche allo studio stesso, creando così un danno economico!

Non farsi ripetere le cose, avere umiltà e desiderio di apprendere, senza scoraggiarsi facilmente. Nessuno nasce con tutte le informazioni in mano men che meno quando si sta trattando una professione, come l’assistente alla poltrona, in cui l’esperienza sul campo la fa da padrona.

Quindi è importante che il soggetto resti umile, ascoltando il dentista con cui lavora senza buttarsi giù per gli errori che commetterà poiché sono inevitabili quando si è dei neofiti.

Essere costantemente attenti ovvero osservare continuamente il medico con cui si lavora in modo da coglierne i comportamenti e le abitudini ed interfacciarsi ad esse in modo tale da creare una sinergia e un’unita d’intenti.

Solo in questo modo il soggetto potrà lavorare in un ambiente efficiente, sicuro e stabile.

Essere responsabile e avere senso del dovere deve essere una prerogativa della persona che vuole fare questo lavoro con continuità perché sono due caratteristiche molto ricercate dai dentisti.

L’assistente alla poltrona ha nelle sue mani le chiavi dello studio odontoiatrico dacché sarà lui a gestirne ad esempio gli orari e la conta in magazzino degli strumenti, elementi che fanno sì che lo studio possa operare al massimo dell’efficienza.

Avendo a che fare con operazioni di tipo medico bisogna che il soggetto abbia un forte senso del dovere perché il benessere del paziente deve essere sempre messo al primo posto.

Non essere d’intralcio al medico e anticipare le sue richieste fanno parte di tutte quella pratiche atte a rendere il lavoro nello studio più facile.

L’osservazione (soprattutto nei primi mesi) del lavoro del dentista serve per identificare il suo modus operandi così che l’assistente alla poltrona possa regolarsi ai suoi ritmi e alle sue esigenze.

Avere buona volontà e buon senso. Molte volte capiterà che gli orari di lavoro possano allungarsi a causa di tutta una serie di problematiche che si possono presentare durante le operazioni dei pazienti quindi è necessario che il soggetto si armi di pazienza e buona volontà così da supportare al meglio i colleghi e i pazienti.

Ultima cosa che per molti può apparire come scontata ma in realtà non lo è riguarda il sangue. Trattandosi di operazioni mediche è inevitabile trovarsi in presenza del sangue quindi è imperativo che il soggetto non sia impressionabile da quest’ultimo.

Sembrerà assurdo ma in passato è capitato che studenti in professioni sanitarie che abbiano provato a diventare assistenti alla poltrona, una volta arrivati al tirocinio si siano dovuti ritirare poiché non riuscivano a reggere la vista del sangue!

 

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